art 477 codice penale No Further a Mystery
art 477 codice penale No Further a Mystery
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Il sequestro preventivo può avere ad oggetto beni appartenenti a terzi estranei al reato, incombendo, in tale caso, sul giudice un dovere specifico di motivazione sul requisito del “periculum in mora” in termini di semplice probabilità del collegamento di tali beni con le attività delittuose dell’indagato, sulla foundation di elementi che appaiano indicativi della loro effettiva disponibilità da parte di quest’ultimo, for every effetto del carattere meramente fittizio della loro intestazione ovvero di particolari rapporti in atto tra il terzo titolare e l’indagato stesso.
In materia edilizia, anche in caso di immobile abusivamente costruito e che risulti ultimato, è ipotizzabile la sussistenza delle esigenze cautelari richieste dalla legge for every disporre il sequestro preventivo dell’immobile, atteso che le conseguenze che tale misura tende advertisement evitare sono ulteriori rispetto alla fattispecie tipica già realizzata e che in materia urbanistica l’esistenza di una costruzione abusiva può aggravare il cd.
In tema di responsabilità dipendente da reato degli enti e persone giuridiche, for each il sequestro preventivo dei beni simulazione di reato di cui è obbligatoria la confisca, eventualmente anche for every equivalente, non occorre la prova della sussistenza degli indizi di colpevolezza né il "periculum" richiesto per il sequestro preventivo di cui all'artwork.
Qualora si ritenga che il provvedimento del Giudice non sia legittimo, si può fare ricorso al tribunale del riesame, in modo tale da provare a ottenere la restituzione del bene sequestrato. L’istanza di restituzione può essere presentata da:
In sede di riesame o di appello avverso il sequestro preventivo finalizzato alla confisca for each equivalente, il tribunale, ai fini della determinazione del profitto sequestrabile, è obbligato a valutare il contenuto della consulenza tecnica di parte eventualmente presentata e advertisement indicare puntualmente la sua pertinenza o meno rispetto all’oggetto dell’indagine nonché i dati tecnici che si sottraggono alla diretta verifica in tale momento procedimentale, in assenza di un accertamento peritale, incompatibile con l’incidente cautelare.
Lo strumento della revoca della misure cautelari, in quanto diretto a consentire la valutazione della sussistenza ex ante e della persistenza ex put up delle condizioni di applicabilità delle misure, non giustifica, in relazione alla sua funzione, alcun limite alla verifica dell’attualità delle stesse, anche con riferimento ai soli fatti preesistenti all’adozione della cautela, dei quali può essere effettuato nuovo e diverso apprezzamento. Ne deriva che, nel caso di istanza dell’interessato, è imposto al giudice il dovere di esaminare qualsiasi elemento e questione attinente alla legittimità del mantenimento della misura, con l’unica preclusione derivante dalla circostanza che il controllo delle condizioni di applicabilità sia stato già in concreto effettuato: la precedente decisione, infatti, anche se priva dell’effetto del giudicato, non può che produrre nei confronti delle parti interessate un’efficacia analoga a quella prevista dall’art.
Gli indizi di colpevolezza e la gravità degli stessi non rientrano tra i presupposti di applicabilità del sequestro preventivo [art. 321 c.p.] per il quale è sufficiente la presenza del fumus boni juris ovvero l’ipotizzabilità in astratto della commissione di un reato.
È legittimo il provvedimento cautelare con cui il giudice penale, in relazione a condotta di diffusione abusiva in rete di opere dell’ingegno, contestualmente al sequestro preventivo del sito il cui gestore concorra nell’attività penalmente illecita, imponga ai fornitori di servizi Net operanti sul territorio dello Stato italiano di inibire l’accesso al sito al limitato great di precludere l’attività di diffusione di dette opere.
Nel caso di una pronunzia di merito non ancora irrevocabile che abbia disposto la confisca di un bene sottoposto a sequestro, permane il potere del giudice cautelare di riesaminare il provvedimento che ha disposto il sequestro poiché esso costituisce, allo stato, l’unico titolo legittimante la temporanea ablazione del bene (Sez. five, 37489/2021).
Il proposito period quello di delimitare, mediante un rinvio alla nozione di “cose di cui è consentita la confisca”, l’spot di operatività del sequestro preventivo, così da escludere che esso potesse trovare attuazione fuori dei confini segnati dall’artwork. 240 c.p. e dalle leggi speciali in cui è espressamente riconosciuto al giudice il potere di confisca».
È legittimo il decreto di sequestro preventivo che presenti una struttura “mista”, prevedendo, in parte, la sottoposizione a vincolo a titolo di sequestro diretto e, in parte, a titolo di sequestro for every equivalente, salva la necessità, nel secondo caso, di predeterminare, già con il provvedimento genetico, il valore del compendio assoggettabile alla cautela: spetta, infatti, al PM investito dell’esecuzione ed al giudice della cautela di verificare il preventivo esperimento del sequestro nella forma diretta e la corrispondenza, quanto al sequestro per equivalente, del valore delle cose sequestrate a quello del profitto determinato nel provvedimento cautelare (Sez. two, 28856/2018).
Il giudice del sequestro preventivo finalizzato alla confisca for every equivalente ha l’onere, ma non l’obbligo, di indicare la somma sino alla concorrenza della quale la misura può essere eseguita, mentre deve specificamente indicare quali siano i beni vincolabili soltanto se disponga in atti di elementi per stabilirlo, in caso contrario incombendo detta individuazione al P.M. quale organo demandato all’esecuzione del provvedimento.
321, comma two, il giudice non deve accertare se ricorra un collegamento strutturale tra il bene e il reato tale da richiedere un sostanziale asservimento anche funzionale del primo al secondo.
In tema di reati tributari, il profitto del reato oggetto del sequestro preventivo funzionale alla confisca for every equivalente è costituito dal risparmio economico derivante dalla sottrazione degli importi evasi alla loro destinazione fiscale, e rimane inalterato anche nella ipotesi di sospensione della esecutività dell’atto impugnato disposto dalla commissione tributaria, venendo meno solo a seguito dello sgravio da parte della Agenzia delle Entrate o dell’annullamento della pretesa fiscale con decisione, anche non definitiva, del giudice tributario.
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